La MAG – Marsiglione Arts Gallery sarà presente a Photissima 2013 Torino 6/10 novembre –inaugurazione 6 novembre ore 18,00

Photissima c/o Ex Manifatture Tabacchi – Corso Regio Parco 142, 10154, Torino

 

Per l’edizione 2013 di Photissima Torino, la MAG si presenta al pubblico sabaudo e internazionale, attento all’arte fotografica, con un progetto in nuce al direttore della galleria già da tempo. Il Progetto curato da Salvatore Marsiglione e Barbara Vincenzi, parte da un concept che lega i nove artisti, che pur lavorando ognuno con un proprio stile personale, sono accumunati tra loro dalla ricerca che parte dal tangibile per trasfigurarsi, introducendo una visione più intima e interiore. Una nota magica che pone l’accento sul corpo o sul paesaggio, fino a dettagli di quest’ultimo in un risultato mentale e astratto.

Per l’occasione, un grosso investimento di persone coinvolte e risorse è stato necessario per offrire al pubblico, attraverso un grande spazio di trenta metri lineari, un progetto artistico, non solo una semplice esposizione fieristica, ma una visione esteticamente pittorica dell’immagine fotografica. La posa, lo scatto, l’istantanea o la rielaborazione digitale sono gli strumenti che i nostri nove artisti eseguono con appassionata dedizione e geniale maestria, facendone una questione di principio l’unicità delle loro opere. Nove artisti, quasi tutti giovani, ma già affermati a livello internazionale, tutti geniali nel concetto del loro lavoro e con una forte attenzione all’estetica; l’unica donna Renée Jacobs, americana, lavora tra Los Angeles e Parigi, propone alcuni scatti dove è l’elegante sensualità dei corpi nudi femminili ad essere al centro dell’attenzione, contestualizzati in location urbane o naturalistiche. Le analisi dei corpi nudi, maschili e femminili, sono al centro della ricerca di Giancarlo Marcali e Gianluca Chiodi, il primo indaga il momento del dolore visto come energia propulsiva verso una metamorfosi dell’essere, a differenza di Chiodi che propone delle visioni personali, esteticamente sublimi dell’universo interiore umano e come si manifesta nella contemporaneità attraverso le vanitas. Per Marcali e Chiodi sarà una doppia vetrina, poiché saranno presenti al Festival con More Words, curato da Sabrina Raffaghello, con una tematica che si basa sui molteplici  linguaggi della fotografia e sulle contaminazioni che ne derivano nell’arte contemporanea.

L’artista multidisciplinare giapponese Yoshida Shigenobu, molto attivo e ricercato in tutto l’oriente, presentato più volte con grande successo a Londra e Birmingam, propone delle istantanee del prisma cromatico, da lui prodotto con acqua e specchi, riflesse sui corpi degli alberi. Il nostro Max Papeschi ripropone la serie dei bianchi e neri, che ha avuto grande successo sia in Italia come all’estero, dove con una spiccata ironia e osservazione critica, ci mostra la storia dell’umanità del XX° secolo. Si prosegue con le fantastiche immagini di Franco Donaggio, artista internazionale e sperimentatore di molteplici linguaggi visivi, il quale si colloca in quel genere onirico e fantastico riflesso dal suo mondo interiore comunicando un profondo senso di pace. Il suo lavoro trae forza dalla propria memoria e dalle proprie origini interpretandole come un diario intimo e profondo, senza limiti, raggiungendo con il mezzo della fotografia, la mente e il cuore di ogni uomo. Aqua Aura, da’ vita a “nuovi luoghi”, singole rappresentazioni composte da più “frammenti” paesaggistici, così da costruire nuovi scenari che rivendicando una propria autonomia di esistenza, creano un’altra realtà o un’alternativa ad essa, di fatto inesistente, irreale, ma che trova corrispettivo reale nello spettatore che ne fruisce. Sulla stessa linea prosegue Gabriele Adami che propone luoghi, paesaggi fatti di luce, isolati e inquieti, dai confini  irraggiungibili, in una tensione inconscia, che si manifesta in proiezioni dell’anima, dove la luce diventa miraggio e speranza ultima. Infine Fabrizio Loiacono, che si concentra su dettagli naturalistici, in una ricerca sulla terra e la materia, che si spinge fino allo stravolgimento del dato reale divenendo di fatto quasi rappresentazione astratta.

(Salvatore Marsiglione e Barbara Vincenzi)