È una popolazione dedita alla pesca che vive sulle sponde del lago Chamo, nei dintorni di Arba Minch (il cui nome, in amarico, significa “quaranta sorgenti”).
Il lago Chamo confina con il lago Abaya: sono separati dal cosiddetto “Ponte di Dio”, una stretta catena montuosa che costituisce una delle aree più spettacolari dell’intera Africa orientale.
Le acque del lago Abaya sono infestate dai coccodrilli e presentano un colore rosso sangue a causa dell’elevata concentrazione di idrossido ferroso in superfice. Non vi è praticata alcuna attività umana.
Sul lago Chamo, invece, i Gaujule si muovono tranquillamente, in mezzo a coccodrilli del Nilo enormi ed ai pericolosi ippopotami, restando in equilibrio precario su barchette minuscole realizzate con tronchi annodati, non più larghe di settanta centimetri e senza sponde, molto simili a zattere in miniatura. Purtroppo l’incontro con questi animali causa spesso la morte dei pescatori meno prudenti.
Barattano il pescato, nei vicini mercati settimanali, con cereali ed altri beni di prima necessità.
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