I Basotho sono una popolazione di ceppo Bantu originari dello Stato del Lesotho che, a causa delle migrazioni lavorative, si sono trasferiti in gran numero nel Sud Africa. La vita familiare di coppia per molti Basotho migranti è stata interrotta per generazioni in quanto costretti, dalle compagnie minerarie che li impiegano, a vivere in unità abitative esclusivamente maschili.
Vi sono tre elementi tipici del loro abbigliamento tradizionale che li distinguono immediatamente dalle altre etnie: gli stivali di gomma, indossati da quasi tutti gli uomini, retaggio della dura vita nelle miniere e nei campi dove conducono al pascolo gli animali, vengono utilizzati anche durante le danze tradizionali perché fanno rumore ed il rumore, ritmato, accompagna le danze come se fosse una sorta di nuovo strumento musicale.
Il secondo elemento caratteristico è il cappello conico di paglia intrecciata denominato “Mokorotlo”, simbolo del Popolo Basotho (lo si ritrova raffigurato sulla bandiera dello Stato del Lesotho e sembra che sia stato ispirato dalla particolare forma del monte Qiloane).
Il terzo accessorio è la tradizionale coperta Basotho, che risale ad oltre un secolo fa quando il re Moshoeshoe I, fondatore del Lesotho, ne ricevette una in dono. Il re amava talmente tanto quella coperta che abbandonò il tradizionale “Kaross” (il mantello in pelle di leopardo) in favore di questo nuovo indumento. Da quel momento tutti i sudditi del re seguirono l’esempio ed in tal modo la coperta è divenuta un elemento intrinseco nella vita e nella cultura del Popolo Basotho. Nel tempo sono diventate talmente importanti e significative che ne esistono modelli specifici utilizzabili in occasione di determinati riti o iniziazioni: ne esiste una per la fertilità che viene indossata dai giovani uomini durante la fase di preparazione del loro passaggio all’età adulta, un altro modello è impiegato durante i matrimoni, un altro ancora per le nascite, mentre una coperta “speciale” è quella utilizzata per l’incoronazione del re. Addirittura ad alcune coperte viene assegnato un nome specifico per commemorare un evento particolarmente significativo, come ad esempio la coperta “Vittoria”, in onore della regina inglese Victoria che, nel 1897 donò una coperta al re.

Fabrizio Loiacono Photographer