Nel Sud Africa orientale, precisamente nella provincia del Limpopo dove la natura si esprime al massimo del suo splendore, vive uno dei Popoli che ha saputo mantenere quasi integre le tradizioni, i miti e leggende legate alla loro ancestrale cultura.
Il Popolo Venda, o VhaVenda, proviene dalla regione dei grandi laghi dell’Africa centrale dalla quale sono emigrati, alla ricerca di territori più fertili e di pascoli rigogliosi per il loro bestiame: durante questa lunga migrazione si sono uniti con altre popolazioni e questo ha comportato un interessantissimo mix di culture che si sono fuse negli anni. In tal senso la loro cultura sembra aver incorporato diversi aspetti tipici dei Popoli dell’Africa centrale ed orientale, degli Nguni e dei Sotho: a titolo esemplificativo, I Venda proibiscono il consumo del maiale (un divieto diffuso lungo la costa dell’Africa orientale), praticano la circoncisione maschile (comune ai Sotho ed ai Masai, come ai Popoli nilotici) che non viene praticata dalla maggior parte dei Popoli Nguni.
Il territorio abitato dai Venda è composto, in gran parte, da ampie vallate, montagne e verdi colline, dove sono ancora custoditi leggende e miti tramandati oralmente da padre in figlio.
La caratteristica più saliente ed affascinante di questo Popolo è legata fortemente al loro complesso sistema di credenze mistiche e connesse al mondo spirituale che influenza la loro vita quotidiana ed il loro stile artistico. Numerosissimi laboratori artigianali per la lavorazione della ceramica, dei tessuti e del legno sono disseminati lungo tutto il territorio abitato dai Venda.
I giovani donano alle loro future mogli raffinati braccialetti realizzati da esperti artigiani utilizzando il crine dei cavalli o degli asini che avvolgono con un delicato filo d’argento e che simboleggiano una sorta di anello di fidanzamento.

Il modo spirituale è legato in modo indissolubile alla natura rigogliosa presente nel loro territorio: le foreste sono il luogo di elezione degli spiriti ancestrali e molti siti sacri si trovano proprio nelle foreste e nei laghi della regione. La foresta di Thathe Vondo è considerata sacra dai Venda: i miti e le leggende narrano che qui siano presenti i sacri leoni bianchi, i potenti uccelli infuocati “che volano sulle ali del tuono”, e diversi uomini dal cuore infranto che, dopo essersi avventurati nella foresta, sono stati trasformati in pitoni. Essi temono così tanto gli spiriti che albergano nella foresta che raramente vi si addentrano: per rispetto degli spiriti sono anche vietate le escursioni dei turisti. La foresta circonda uno dei luoghi ritenuti più sacri: il lago Fundudzi, che si narra sia la casa di un gigantesco pitone, il Dio della fertilità. Il lago è infestato dai coccodrilli e, tra questi, credono che si trovi anche il coccodrillo bianco, custode e protettore degli spiriti dell’acqua. Ancor oggi per i Venda esiste il divieto assoluto di cacciare e mangiare la carne dei coccodrilli, sia per il rispetto dovuto al coccodrillo-custode bianco, sia per la credenza diffusa che il cervello del rettile sia velenoso.
Il patrimonio culturale e sociale dei Venda è rimasto quasi intatto grazie ad una serie di eventi e circostanze che ne hanno preservato l’autenticità: sono stati l’ultimo Popolo a cedere alla dominazione dei coloni bianchi, perché hanno saputo resistere a lungo agli attacchi degli Zulu prima e dei Boeri dopo, arroccati sulle montagne si sono difesi con abilità e vigore; inoltre, la creazione della Repubblica di Venda (tra il 1979 ed il 1994), ha preservato questo Popolo dalla negatività dell’era dell’apartheid.

Fabrizio Loiacono Photographer