A circa 30 km. da Hassan ed a soli 15 km. da Haledid sorge il piccolo villaggio isolato nelle verdeggianti campagne della regione del Karnataka che prende il nome di Belur.
Fu una grande e fiorente città fondata dalla stirpe Hoysala che regnò nell’India meridionale tra l’XI ed il XIV secolo: oggi si è ridotta ad un villaggio rurale in piena crisi demografica.
Si trovano donne chine nel fango che trapiantano il riso, altre donne curve sotto il peso di grandi fascine di canne da zucchero che portano al punto di carico dove un furgone le attende con un conducente che le osserva annoiato mentre fuma l’ennesima sigaretta. Vi sono buoi (in realtà sono zebù) dalle lunghe corna che trascinano carri su cui trasportano di tutto, gli aironi attendono pazientemente ai bordi dei campi appena arati che il contadino con il suo zebù si allontani con l’aratro. Il villaggio si sviluppa lungo le rive del fiume Yagachi e la pace che si gode lungo le sue sponde è identica a quella condivisa tra gli abitanti di Belur, dove i ritmi sono lenti, niente macchine strombazzanti, nessuno schiamazzo, solo il canto di qualche gallo od il muggito degli zebù.

Fabrizio Loiacono Photographer.